Truman – La rivincita dell’intercapedine

Dalla Domenica del Sole 24 Ore dell'11 dicembre

“Da quando la vita comune è interessante?”. Dal 1973. Questa rubrica è priva di finale. Perché le ultime righe conterrebbero una bella citazione che chiude un film simbolo del 2011. Ma non si può svelare un finale. E’ questo che un reality non comprende. E’ questa la differenza tra realtà e tv? Il film s’intitola Cinema Verite, è una produzione HBO e gira su Sky Cinema1, ci sono Tim Robbins e un sontuoso James Gandolfini (The Sopranos). Pat è Diane Lane: “Gli uomini sparano tutti cazzate o solo quelli della mia vita?”.

Si narra il primo esperimento di racconto in presa diretta di una perfetta famiglia americana, “An American Family”, che si scopre via via, sotto gli occhi di più di 10 milioni di spettatori, come tutte le famiglie, alquanto imperfetta. Il successo di Fiorello e Checco Zalone c’entra, eccome, perché segna la rivincita dell’intercapedine tra la realtà e la tv, del filtro, dello spazio libero e vuoto dove si può esercitare la creatività. Per questa ragione Cinema Verite è un film sulla notizia. Il 2011, infatti, è l’anno della maturità dei reality e dunque della loro, cioè della nostra, saturazione. Il vedere da lontano all’origine della tv è diventato il vedere da vicinissimo, dal di dentro. La sensazione è che ogni filtro possa saltare. Ma è solo una sensazione. Così il reality invade tutti i programmi, dalla musica alla cronaca, dal “compro casa” alla cucina fino alla chirurgia. Tolto lo spazio libero in mezzo, che fine fanno autori, conduttori, sceneggiatori, registi? La risposta è nel film: “Mai permettere che il pubblico venga dietro le quinte perché si disillude facilmente e poi s’infuria con te perché è l’illusione che ama”. E’ l’intercapedine. La famiglia si sgretola sotto le telecamere e anche per colpa delle telecamere, alla faccia dell’“esperimento per educare”. Però in qualche modo si ricompone, e questo il copione non l’aveva previsto, il produttore non l’ha provocato. I piani si fondono e s’influenzano con un corto circuito che toglie tutto a tutti. Poi “la vita non va come l’hai programmata e quando riesci ad accettarlo, ecco, diventi una persona più amabile”. Ma non è la citazione finale.

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