Agosto affollato al centro, ma non e’ che poi a settembre non succede nulla?

Le previsioni di agosto sono fatte per essere smentite in settembre, dunque meglio farle subito, prima che il mese finisca. Ma non e' che alla fine non succede nulla? Dal punto di vista politico infatti si vive un'attesa quasi spasmodica nei confronti di settembre. A settembre, al massimo a ottobre, dovrebbe succedere tutto, in particolare al centro: discese in campo, ritirate dal campo, scioglimenti con confluenze, confluenze senza scioglimenti, fusioni per incorporazione, poli Monti, memorandum Monti, agende Monti. Per questo, soprattutto in queste ore di anniversario degasperiano, e' tutto un fiorire di appelli, sottoscrizioni, lettere, annunci di novità in arrivo, ovviamente a settembre, contrappelli, precisazioni, distinguo sulle precisazioni con risposta all'appello pubblicato dal giornale vicino ma concorrente, e ancora convegni e dibattiti. Forse era Bettino Craxi che diceva che quando in Italia non si vuole fare qualcosa si fa una commissione parlamentare, ecco, c'e' qualcosa di simile in questo mare di iniziative estive per il polo o il partito o la lista del futuro. Il dibattito intanto si eleva, e questo e' un gran bene, perche' riguarda il futuro dell'Europa e del nostro paese. Eppero' il rischio che tanto si parlo' e si scrisse che poi alla fine poco o nulla di nuovo si fece esiste ed e' ben presente ai protagonisti del campo in sommovimento, cioè il cosiddetto centro. L'altro rischio e' che il moltiplicarsi delle iniziative porti poi alla nascita di una sorta di Unione centrista, con decine di sfumature interne e magari con due teste, e conseguentemente due forni (politici), una che guarda a destra e una che guarda a sinistra. Il paese – come ha spiegato il premier Mario Monti nell'intervista a Luigi Amicone su Tempi – ha bisogno di riforme per garantire il rigore dei conti e il ritorno alla crescita ed essendo un grande paese l'Italia può sperare di avere grandi forze politiche capaci di attuare programmi ambiziosi, anche perché, come ha spiegato sempre Monti, c'e' almeno in parte da cambiare la mentalità di molti italiani, per esempio nel rapporto tra cittadino e fisco. Le cronache raccontano un agosto di annunci, attendiamo un settembre, ottobre di fatti.