Perché è bello leggere l’ultimo libro di Amos Oz

IMG_2474“Chi è pronto al cambiamento, disse Shemuel, chi ha il coraggio di cambiare, viene sempre considerato un traditore da coloro che non sono capaci di nessun cambiamento, e hanno una paura da morire del cambiamento e non lo capiscono e hanno disgusto di ogni cambiamento”.

Da “Giuda” di Amos Oz (Feltrinelli, 329 pagine)

  • Giorgio Andrea Antonetti |

    Con la solita ricchezza di sfaccettature Amos Oz percorre con intelligenza e sensibilità lo stretto crinale che divide realtà antitetiche quali Cristo/Giuda, Cristianesimo/Ebraismo, Israeliani/Palestinesi.
    “Giuda” deve essere letto con lentezza, per poter gustare i passaggi,le variazioni di ritmo e le sorprese di questo multidimensionale romanzo, tradotto – come gli altri di Oz- dalla bravissima ed insostituibile Elena Loeventhal.

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