Il capo degli osservatori dell'Onu in Siria, Robert Mood, ha deciso di sospendere le attività della sua missione. Vista la continua escalation della violenza, è ormai impossibile per gli osservatori delle Nazioni Unite svolgere efficacemente il loro compito senza rischiare la vita.
Questo è un ulteriore, netto segnale dell'impossibilità di sperare che il piano di pace in sei punti proposto dall'ex segretario dell'Onu Kofi Annan possa essere accettato e attuato davvero dal regime di Damasco.
Il dramma dei regimi è che all'approssimarsi della loro fine ritengono che l'unico modo per continuare a conservare il potere sia incutere il terrore, per questo, spesso, le fini dei regimi sono perfino più cruente delle loro origini.
Dall'inizio delle proteste, pare che la cifra dei morti sia salita oltre i 14.400. La comunità internazionale, nei fatti, appare distratta e ad altro interessata.
Non solo non è giusto, è anche molto pericoloso.