Perché Alfano vuole l’Election Day e altre curiosità ovviamente “civiche”. Sfogliando

Con l'intervista al Giornale diretto da Alessandro Sallusti, Gabriele Albertini, dopo aver visto allontanarsi la possibilità di una sua candidatura a preponderante trazione centrista, visto che l'Udc deve riflettere e Italia Futura pure, prova a recuperare un forte appoggio del Pdl, confermando però la scelta della lista civica, con l'80 per cento di candidati che vengono da Italia Futura e Fermare il declino. Udc e Lega bye bye? Per sempre? Dubbi.

Comunque, senza l'Election Day, visto che salvo sorprese per le Regionali si voterà il 10 e l'11 febbraio, se il centrodestra e il centro e il centrosinistra, continuano così, nel caos e nell'indecisione, invece di fare la cosa più semplice, cioè le primarie, la strada per l'ex ministro dell'Interno Roberto Maroni parte in discesa.

A proposito di primarie, se qualcuno ha capito che cosa significhi l'espressione "primarie civiche" alzi la mano. Se significa che i partiti fanno finta di non esserci e mettono l'abito della lista civica e/o civetta e dei candidati civici, la cosa fa un po' sorridere. Se invece vuol dire che non ci sono le primarie, la cosa fa meno sorridere.

E fa arrabbiare qualcuno, per esempio il consigliere regionale lombardo Giuseppe Civati, che poteva e potrebbe essere un candidato credibile alle primarie lombarde e alla presidenza della Regione, ma preferisce preannunciare una corsa l'anno prossimo alla segreteria del Pd. Curioso. Troppo.

Parentesi: su Facebook, Pierfrancesco Majorino, assessore milanese del Pd, spiega che le primarie si faranno; all'Huffington Post Giuseppe Civati, consigliere lombardo del Pd, spiega che le primarie non si faranno. Facciamo un dibattito a Sky per capire? Preallertiamo Semprini?

La Lega nord potrebbe (ri)allearsi con il Pdl ma in cambio vuole la Lombardia, l'Udc potrebbe allearsi con il Pd ma in cambio vuole (almeno) il sindaco di Roma. Ecco la forza delle minoranze, quando non si vive di maggioritario e di vocazione maggioritaria. Da riflettere in tempi di riforma elettorale sempre "a un passo" ma anche sempre "impantanata".

Quando Berlusconi fa trapelare l'idea di una sua lista per "aiutare Alfano" sa bene che non lo aiuterà affatto. Preallertiamo Samorì?

Che tra i radicali, vecchi e nuovi, serpeggi la tentazione, forse anche qualcosa di più, di votare Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra è la scoperta dell'acqua calda. I radicali pro Renzi di Torino, guidati da Silvio Viale, l'hanno soltanto ufficializzata.

Bruno Tabacci, assessore del Comune di Milano, che "sta" con Pierluigi Bersani e dice che sarebbe il suo ministro dell'Economia, nel caso vincesse primarie ed elezioni, sa molto di autocandidatura a un ticket e di auspicio in realtà opposto: Tabacci ministro dell'Economia di un governo Bersani.

La questione del pantheon del centrosinistra appassiona soltanto i giornali, forse manco i giornali.

Ps. "Il governo ha tempo fino a venerdì per rimediare a questo grossolano errore di anticipare di 50 giorni le elezioni regionali" rispetto alle politiche. "E' inaccettabile". Lo ha detto il segretario del Pdl Angelino Alfano, che così dicendo dimostra che la trattativa tra Lega e Pdl, che passa per la Lombardia, è (molto) appesa ai tempi delle elezioni e dei voti, accorpati o no, per le Regionali e le politiche. Ecco perché: Come andrà a finire in Lombardia (forse).

Ps II. E comunque 30 mila mail sono davvero troppe anche per un generale.