Breve storia di un centrodestra che non aspetta giovedì

Il grande partito di centrodestra, quello che fino a pochi mesi fa era al governo, si sta spaccando in due, forse più, liste, partiti. In questo caso, infatti, le primarie hanno infiammato gli animi e complicato tutto e reso quasi impossibile la successione al precedente leader sconfitto. E allora che si fa? Prima si tentano mediazioni di medio livello, si punta su qualche ex maggiorente; poi quando tutto sembra proprio finire a carte e quarantotto, allora si ricorre al leader defilato in quanto sconfitto di recente. Ma si ricorre a lui in qualità di pacificatore, di (ri)federatore delle correnti in guerra tra loro. E il leader che fa? Nicchia, non ha voglia di esporsi, non intende ridiscendere in campo, almeno non ora, però, d’accordo, qualche consiglio per restare uniti tenterà di darlo, anche per preservare la propria eredita’ (e casa) politica, tanto per rassicurare il suo popolo. Ovviamente tutto ciò accade in Francia, da noi invece si attende giovedì.

  • Daniele Bellasio |

    E tu troppo buona. E grande!

  • Paola Bonomo |

    Sei un grande!

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