Non è più questione di “se”, è questione di “se anche Alfano”

Ormai non è più questione di "se", ma è questione di "se anche Angelino Alfano". Dopo l'ennesima intervista, per la verità non troppo moderata dal punto di vista del dialogo interno al Pdl di un esponente del fronte moderato del Pdl, ovvero Gaetano Quagliariello, sull'Unità di oggi, appare chiaro che una qualche forma, piccola o grande, di scissione ci sarà, anche perché per molti è ormai impossibile tornare indietro, troppo invisi sono a Silvio Berlusconi e ai berlusconiani.

Dice Quagliariello: "Non mi risulta alcuna mediazione" e senza accordo non si va al Consiglio nazionale, quello della conta e dello scontro. Forse almeno un tentativo di exit strategy ci sarebbe e ci stanno lavorando i trentenni, Alessandro Cattaneo e Lara Comi. Ma il dato è un altro: un'area, quella più attratta da ipotesi neocentriste, ha comunque deciso di rompere con Berlusconi.

Resta una grande incognita e riguarda Angelino Alfano: romperà anche lui o no? Alfano non ha mai interrotto il dialogo diretto e indiretto con il Cav. Non è ancora percepito come un nemico interno, la sua condizione nell'ultimo periodo non è paragonabile a quella di scontro acceso tra Berlusconi e Gianfranco Fini al tempo del "che fai, mi cacci?".

Insomma, Berlusconi è ancora disposto a "perdonare" il delfino che si sta rendendo autonomo. "Tornando" e "non tradendo" Alfano tornerebbe facilmente amato nel Pdl/Forza Italia e nel frattempo comunque si sarebbe conquistato un po' del "quid". E' questa la riflessione di Berlusconi e di una parte dei berlusconiani.

Alfano, da parte sua, sa che i voti li ha e li prende (ancora) Berlusconi e sa che un po' di autonomia e di capacità tattica l'ha già dimostrata eccome, e dunque riflette bene, se uscire dal Pdl e/o Forza Italia (Alfano è l'unico dei governativi, assieme a Lupi e De Girolamo, che riconosce apertamente l'idea che ormai il centrodestra ruoti attorno alla rinascita di Forza Italia) o no.

E' questa la questione: anche Alfano romperà o no? Fosse per i neodc un nuovo partito e con nuovi gruppi parlamentari sarebbero già nati il 2 ottobre, ma Alfano (con Lupi e De Girolamo) ci pensa bene bene.