Perché #Renzi e #M5S dialogano (ostentatamente) per lettera

Il fatto che il dialogo sulle riforme tra il Partito democratico di Matteo Renzi e il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e/o Luigi Di Maio avvenga per posta, ostentatamente per posta, e a una lettera segue una lettera cui segue una lettera, ha un preciso significato e motivo: entrambi i fronti hanno un qualche interesse politico a mostrare (soprattutto) che almeno ci hanno provato a dialogare l’uno con l’altro, entrambi i fronti hanno una qualche convenienza a mettere il loro sforzo nero su bianco. E poco più. Anche perché Renzi sa che chi ha interesse a continuare il processo delle riforme è Silvio Berlusconi, chi invece ha interesse a fermarlo è Beppe Grillo. Certo, intanto Renzi così tiene un po’ sulle spine Berlusconi e i suoi alleati di governo, facendo capire che ha un altro forno possibile per le riforme. Dall’altra parte invece Di Maio, con la sua iniziativa, costruisce sempre di più e sempre meglio il suo profilo da pentastellato delle istituzioni e del dialogo, e chissà che questa immagine non torni utile in una sua seconda vita politica, con Grillo e/o no.

  • lukas |

    La verità è che il Pd ha legato il secondo incontro ad una rispsota scritta del m5s.
    Entro dicembre si risolva la questione riforma elettorale, per quelle costituzionali servono altri 8-9mesi ameno ma poi andiamo sul tema economico che è desolante. Finora un governo impotente.

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