Pro memoria per il prossimo sindaco di Milano

“Il sindaco di Milano è leader politico anche quando non vuole esserlo, cercando di defilarsi nella posizione di un tecnico o un professionista che è stato chiamato, magari controvoglia, a questa incombenza: questo atteggiamento che, per convinzione o per vezzo, tutti dicono di avere al momento di entrare in carica dura normalmente lo spazio del mattino. Milano, i singoli cittadini come le organizzazioni di qualsiasi tipo, hanno nel Comune e nel suo primo cittadino il riferimento indiscutibile, il luogo nel quale qualsiasi questione, problema, opportunità può essere posta. Andiamo a Palazzo Marino è, presto o tardi, la decisione che viene presa dai cittadini milanesi di fronte alle difficoltà”.

Da “Il partito della città” di Franco D’Alfonso (l’Ornitorinco Edizioni)

In estrema e rude sintesi: i milanesi vogliono un sindaco non di partito ma molto politico.