A Lance Armstrong caduto da bicicletta

E va bene, adesso tutti potrete parlare della crisi di Lance Armstrong, della sua resa, dell'età che avanza per tutti inesorabile, e poi c'è quel sospetto, da decenni c'è quel sospetto, anche se Lance è stato sottoposto a migliaia di esami antidoping, e poi la sua fondazione non è molto efficace nello spendere, almeno non quanto nel raccogliere. Il tiro al bersaglio grosso è più semplice quando c'è il declino. Il dàgli alla stella che declina è l'ovvio dei popoli di (quasi) sportivi. Sport ingrato e inutile. Intanto Armstrong è lì: tra le voci del ritiro, ieri ha pedalato fino alla fine, per poi dire: beh, il mio tour alla ricerca della vittoria è finito, ora inizia il mio (ultimo) tour per divertirmi. Bella lezione, nonostante le cadute, il dolore a sedersi sulla sella, tutti ma proprio tutti contro. A Parigi, Lance, a Parigi.

  • Fabio Bertella |

    Sig. Bellasio, non so quanto lei si occupi di ciclismo. Le suggerisco, se non l’ha fatto, di leggere gli articoli pubblicati sul Wall Street Journal riguardanti Landis, Armstrong, Michele Ferrari, Bruyneel.

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