Ma per Sarkozy i giochi sono davvero fatti?

Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha via via abbandonato, nel suo primo mandato, lo spirito riformatore e iperattivo che lo aveva reso un candidato imbattibile, e dunque gli elettori, meglio, i cittadini consultati nei sondaggi hanno via via abbandonato lui. Il problema di fondo è che Sarkozy è un perfetto primo ministro, per capacità di gestire l’emergenza e il fare nel giorno per giorno, ma non ha lo stile monarchico del presidente. I francesi, quindi, lo sanzionano. La cosa strana e paradossale è che il suo primo ministro, François Fillon, sarebbe un perfetto presidente, o almeno così appare ora. Facendo un po’ di fantapolitica si potrebbe pensare che Sarkozy, vedendo la mala parata dei sondaggi, potrebbe lasciare la corsa all’Eliseo al suo primo ministro per poi ritornare come capo del governo. E’ fantapolitica alla Putin-Medvedev ma contiene degli elementi di analisi curiosa. In più, è presto per darlo per spacciato, anche se Dominique Strauss-Khan è un rivale temibile per il presidente. E pensare che mandandolo al Fondo monetario internazionale, Sarkozy aveva pensato di allontanarlo per sempre dalla corsa all’Eliseo, salvo poi ricredersi per il ruolo assunto dal Fmi (e da DSK) in tempi di crisi.
Ecco il resoconto di Foreign Policy:
Les Jeux Sont Faits – By Gero von Randow | Foreign Policy.

  • anto |

    Gentile Dott. Bellasio, mi dispiace ma non sono d’accordo con Lei. I francesi sanzionano Sarko per 2 sole ragioni(purtroppo non per quella giusta): una serie di promesse disattese sul piano sociale ed economico. Bada bene, disattese in grossa parte a causa della crisi, che lui e la Francia hanno comunque ben gestito, ed in parte a causa dell’eccessivo risvolto mediatico dato a riforme pragmatiche ma non miracolose come Sarko ha voluto far dire ai media suoi amici (praticamente tutti). La seconda ragione è lo show off di quella che in Francia definiscono la presidenza “bling bling”: amici miliardari, feste VIP, yachts, moglie modella, Rolex e ministri donna di bella presenza e sospette amanti. Tutto cio’ innervosisce i francesi dello SMIG e del RMI, quelli del pubblico impiego (+ del 50%) e la France d’en bas, che stenta ad arrivare a fine mese e non si riconosce in una presidenza da circo mediatico totale. Il vero dio dei francesi è De Gaulle, di cui a Sarko mancano il pragmatismo, la furbizia, il consenso popolare ed i pieni poteri. I Francesi non vogliono un monarca stile Napoleone o il Re Sole, ai quali Sarko sembra ispirarsi, ma un uomo di ferro, low profile, e tanto nazional-popolare, come il generale. PS: la ragione vera, per la quale a mio parere Sarko dovrebbe essere screditato, é la frattura razziale e sociale che sta alimentando (v. le scene trasmesse qualche giorno fa con la polizia che sbatte donne e bambini ivoriani per strada) per coccolare l’elettorato di Le Pen. Questa frattura sta diventando razzismo, un razzismo latente, trasversale alla società e tagliente, ora vivido poichè legittimato dalle parole del presidente dei francesi (di quelli che vuole lui, non di tutti)

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