Il segretario al Tesoro Geithner dice che non vuole un dollaro debole. Ma è sincero?

Le ultime notizie dal fronte della guerra delle valute arrivano ancora dalla Cina, che ha deciso, per la prima volta dal 2007, di alzare il tasso di interesse. Come promesso, sarà una riforma graduale e presumibilmente lenta, quella della moneta cinese. Intanto si moltiplicano le voci a favore di nuove e importanti misure della Federal Reserve per immettere liquidità nell'economia americana, e tutto ciò accade mentre il Giappone, dopo quindici anni di tassi quasi a zero, resta in stagnazione. La lezione a parole è compresa, visto che il segretario al Tesoro americano, Tim Geithner, dice che non è salutare per nessuna economia a svalutare la propria moneta per aiutare le esportazioni. Ma è sincero? E soprattutto l'Amministrazione Obama ha una strategia vera e propria per riattivare la crescita, che non sia battere moneta? Il presidente Barack Obama ha detto di voler incentivare, anche fiscalmente, le aziende che investono in patria, penalizzando quelle che investono oltreconfine. E' un'idea, ma sa di idea difensiva. E molti analisti sostengono che non c'è incentivo possibile per riequilibrare il basso costo del lavoro in molte parti del mondo ad alto tasso di crescita. Le misure difensive chiamano a loro volta misure difensive, così il ministro delle Finanze brasiliano ha annunciato l'intenzione di tassare gli acquisti dall'estero di bond brasiliani. Mentre in America cresce il sentimento anticinese, anche negli editoriali di importanti economisti. Brutto clima.
Continua…

  • Guido |

    Non c’è nulla da fare. Con le leve finanziarie si fanno solo disastri. Occorrono dazi e protezionismo corretto.
    Gli scambi funzionano quando ci si guadagna in due, se si guadagna uno benissimo e l’altro ci perde, non può funzionare.
    Il re del libero commercio è nudo.

  Post Precedente
Post Successivo