La più bella notizia letta sui giornali da Nicolas Sarkozy in questi giorni è la vittoria alle primarie dei Verdi di Eva Joly. Due passaporti, norvegese e francese, e un passato da magistrato, Eva Joly, almeno fino a un po' di tempo fa, andava benone nei sondaggi. Non era affatto detto però che battesse Nicolas Hulot, già conduttore tv, nella corsa alla candidatura ecologista all'Eliseo. Invece ce l'ha fatta. Così ora a preoccuparsi sono soprattutto i socialisti.
In tempi difficili per l'economia e dunque per la politica, non ci sono posizioni di forza certe: così se Nicolas Sarkozy doveva e deve guardarsi a destra da Marine Le Pen e al centro dal bayrouismo e dal devillepinismo, ora il Partito socialista, orfano di DSK, diviso nella scelta tra Martine Aubry o François Holland, deve guardarsi dalla possibile sorpresa Joly.
Certo, il doppio turno poi favorisce le alleaze. Ma intanto bisogna superare il primo di turno. E come insegna il caso di Lionel Jospin, superato da Jean-Marie Le Pen nel 2002, in Francia, da questo punto di vista, non si può mai stare tranquilli. Sarà una bella gara l'anno prossimo.