Truman – Too Big Too Fail anche in Italia (su Sky)

Nello staff del Tesoro, con un Paulson sempre al telefono (tanto che quel cellulare ora è in un museo), non si può usare la parola “salvataggio”, ma nell’autunno 2008 gli Stati Uniti vivono ciò che quasi nessuno pensava potesse accadere: “l’11 settembre dell’economia”, come lo definì il segretario Henry “Hank” Paulson. Sarà diverso l’autunno 2011, quando Sky Cinema manderà in onda Too Big to Fail, film per la tv prodotto da HBO e tratto dal libro di Andrew Ross Sorkin? C’è da sperare di sì, ma visti i tempi ripassare è utile.

Andrew Ross Sorkin è un trentenne dallo sguardo sveglio che già dal 2000, a 23 anni, è l’astro nascente dell’informazione finanziaria e sul New York Times sfida a colpi di scoop il Wall Street Journal. Ha una newsletter e un blog seguitissimi: dealbook.blogs.nytimes.com e quando arriva l’11/9 dell’economia racconta due cose. La prima: un thriller dal titolo “chi ha rapito Wall Street?” e dal sottotitolo “e chi può liberarla?”. La seconda: le persone e i volti di una classe dirigente odiata. Andrew Ross Sorkin in questo è balzacchianamente bravo: tira fuori dai numeri, dalle sigle, dai cds e dai cdo le storie dei banchieri che hanno creato, vissuto e tentato di risolvere “il problema”. In ogni giallo – dice Carlo Lucarelli in Blu Notte su Rai 3 – c’è “la persona che cerca”. In questo caso – è la scelta del film – è Paulson, prima numero uno di Goldman Sachs e poi segretario al Tesoro, incarichi che per gran parte degli americani sono più o meno la stessa cosa.

Il cast è da rally in Borsa. La voce flebile di Paul Giamatti rende Ben Bernanke defilato e decisivo; James Woods punta sulla somiglianza fisica nel rappresentare Dick Fuld, ceo di Lehman. Il sorriso di Bill Pullman dà a Jamie Dimon (J. P. Morgan) un tocco umano. L’insonnia costante nello sguardo di William Hurt raffigura dietro gli occhiali di Paulson l’agonia del sistema. La scena è affollata, nell’intreccio tra politica, regolatori e banche, ma la mattina del 15 settembre 2008 Paulson è solo e con la barba incolta per le vie deserte della città.

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