Sono sempre stato dell’idea che il miglior sistema elettorale sia il maggioritario secco, cioe’ a turno unico, con collegi uninominali.
Perche’ il migliore? Perche’ coniuga due obiettivi che ritengo fondamentali per una democrazia: la stabilita’ delle maggioranze, con relativa possibile alternanza, e il rapporto diretto e chiaro tra eletto ed elettore.
Pero’ negli ultimi tempi mi sono via via convinto che forse, nonostante un referendum quasi vinto in tal senso alcuni anni fa, non ci sono in Italia le condizioni storiche e politiche per realizzare il maggioritario più puro, cioe’ quello britannico.
Dunque trovo molto intelligente e giusta la proposta avanzata oggi sul Corriere della sera da Angelo Panebianco. Il professore consiglia “ad Alfano e Casini di leggere con attenzione la proposta di legge presentata il 30 luglio 2010 dal senatore Stefano Ceccanti (del Pd)… Quella proposta prefigura una variante del sistema elettorale australiano: e’ un sistema maggioritario, con collegi uninominali, e si vota in un solo turno. Come in Gran Bretagna. Ma c’e’ una decisiva differenza: l’elettore ha a sua disposizione due voti, una prima scelta e una seconda scelta”.