Nel 2002, in Iowa, un giornalista mi spiego’ che chi vince in Iowa poi vince le primarie e porta bene pure per le elezioni. Ci sono eccezioni, ovviamente, ma e’ una regola e anche un po’ una leggenda. Pare valga soprattutto tra i repubblicani, ma anche Bill Clinton lo sapeva bene, tanto che si coltivo’ l’Iowa gia’ da molto prima di pensare alla presidenza. E coltivare, nel caso dell’Iowa agricolo e sussidiato, e’ il verbo giusto da usare. L’Iowa e’ una strano stato, bello quanto comune. C’e’ un’ottima universita’ globalizzata in mezzo a campi e campi e campi. C’e’ l’industrializzazione dei grani ogm e ci sono i tradizionali valori cristiani. Strano, piatto quanto spigoloso. Si dice che da Angela Merkel dipende la rielezione (o no) di Barack Obama e l’Iowa e’ il più’ tedesco, come origini, degli stati americani. Simboli? Chi vince in Iowa vince? Gioco e pronostico: primo Romney, secondo Paul, terzo Santorum e quarto Gingrich. Ma l’ordine d’arrivo finale delle primarie sara’ diverso, salvo che per il primo posto.