Il presidentissimo Moratti non ci sta e sbotta: «Inter molto scarsa, vediamo di concludere al meglio la stagione e poi a luglio si vedrà».
Gentile presidente, ma così sembra che lei stia parlando di una squadra che non è la sua. Così sembra che non ci sia alcuna responsabilità della società. Era chiaro dalla famosa sera della Champions vinta, con Mourinho che sale sulla macchina del presidente del Real Madrid, che l'Inter andava rifondata.
Squadra che vince si cambia, si sa che è questa la vera regola nel calcio e forse non solo nel calcio.
L'Inter da tempo deve essere rifondata e rifondata a partire da un progetto: un allenatore in cui si crede davvero, che ha almeno due anni di lavoro tranquillo davanti, che può fare la sua campagna elettorale, con il tempo necessario di sperimentare calciatori giovani e nuovi e schemi anche innovativi.
Ha presente la Roma delle quattro pappine? Ecco, quella è la soluzione.
A volte funziona, a volte no, ma almeno con un progetto ci si prova, senza progetto non ci si prova neanche.
