Ma tutto questo lamento sul problema primarie perché? Qual è il problema?
In fondo ha ragione Pier Luigi Bersani, segretario del Partito democratico, quando dice che quel che conta è vincere le secondarie, cioè le elezioni. Per valutare se lo strumento delle primarie funziona o no bisogna infatti vedere l'esito delle elezioni vere e proprie.
Ok, Zedda, De Magistris, Pisapia, prima ancora lo stesso Vendola, non erano i candidati prediletti del Pd, ma poi hanno vinto le elezioni. In più, se alle primarie vince ogni tanto un outsider, è il segno che la coalizione sa allargarsi, che gli elettori sono refrattari alle scelte di partito, insomma che le primarie sono vere e giuste.
Che coalizione sarebbe, se il candidato fosse sempre e solo del Pd? Piuttosto è un bene che la vittoria di candidati dei partiti minori si trasformi poi in un avvicinamento ulteriore delle forze politiche satelliti al partito maggiore. Soprattutto se si vuole un sistema che tenda al bipartitismo.