La Lega a parti invertite

Intanto complimenti a Enrico Mentana per la diretta dell’unico evento politico vero dall’inizio del 2012. Per certi versi stasera le parti erano invertite: Roberto Maroni chiaro, netto, perfidamente poco raffinato e per nulla complesso; Umberto Bossi introflesso, malinconico nello sguardo e ardito nella descrizione di fatti, misfatti e complotti. Il passaggio di testimone simbolico c’e’ stato, per quello politico vero e proprio manca soltanto il timbro finale, che sara’ messo prima da Bossi e poi dalla base. La vita dei partiti, tra alti e bassi, ha delle costanti che si ripetono: il due che supera l’uno brandendo orgoglio e pulizia, con tanto di scopa, e ritorno alle origini che nella memoria sono sempre sane; militanti che insultano quelli che prima esaltavano; colonnelli che si barcamenano tra vorrei ma non posso dire, nell’attesa di capire come andra’ a finire. Due differenze nel caso della Lega: un di più di anema e core almeno della base, che e’ garanzia di radicamento e militanza sincera, e un di più di simboli e tifo che invece rischia di oscillare tra ipocrisia e integralismo. Il tutto da non sottovalutare.