Perché l’uscita dal Pdl per gli ex An sarebbe un suicidio politico

Sono divisi. Non hanno un leader popolare e/o in ascesa. Non si conosce un loro programma o progetto per il futuro, solo qualche volto simpatico e/o presentabile. Non possono contare sulla certezza di una legge elettorale proporzionale. Anche potessero contare sulla certezza di una legge elettorale proporzionale, per loro (ri)organizzare un partito, l'ennesimo nato dal fu Msi, non sarebbe facile, in campagna elettorale, e darebbe vita una forza politica dalle ambizioni minori rispetto al recente passato. Non hanno alcun approdo già esistente possibile. Con la Destra di Francesco Storace? Ma sarebbe i figliol… insomma i junior partner accolti ma con qualche ma. Con le truppe di Gianfranco Fini? Non scherziamo. Andandosene, farebbero felice soprattutto Silvio Berlusconi, che potrebbe perfino dire, come direbbe, di aver "cacciato" dal partito gli esponenti dell'area cui appartiene Franco Fiorito. Per gli ex An lasciare il Pdl sarebbe l'inizio di un lento suicidio politico. 

  • lucia |

    Sinceramente, se gli ex- AN del PdL si “suicidassero” politicamente, credo che pochi, dentro e fuori il parlamento si strapperebbero i capelli. Forse Maurizio Crozza, ma lui di capelli non ne ha!

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