Sostiene Samorì (alla Zanzara)

"C'è un segretario che controlla la struttura, come si fa a vincere? Certo, se Berlusconi mi appoggiasse a metà dei notabili del Pdl verrebbe una sincope…". Lo dice Giampiero Samorì, banchiere e imprenditore modenese, a La Zanzara, trasmissione condotta da Giuseppe Cruciani con David Parenzo, su Radio 24.

Samorì ha fondato un movimento, Moderati in Rivoluzione, è soprannominato il "Berlusconi di Modena" e dice che potrebbe candidarsi alle primarie "se ci saranno regole sensate".

Che differenze ci sono tra lei e Berlusconi, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: "Non ho conti all'estero, ho una sola donna che è mia moglie, sono fedele e non racconto barzellette, non ne so neppure una. Anzi, ha ragione Alfano: non ci vogliono barzellettieri".

"Con queste incertezze sulle primarie – dice ancora Samorì – il Pdl sta perdendo 100 mila voti al giorno. Io metterei regole molto semplici e poi chi ha già fatto quattro legislature non dovrebbe più presentarsi". E Dell'Utri? "Non credo si ricandiderà, lo dice per far arrabbiare voi giornalisti", risponde Samorì. "Mi hanno accostato a Sgarbi – dice ancora – ma lui è bravo nel suo settore, l'arte".

  • raffaele |

    Caro Samorì
    come ha detto lei crede nel merito, ma per il futuro o anche per quelli che sono vivi adesso e subiscono tutti i giorni il sistema partitico, clientelare, corrotto, che ha posizionato in TUTTI i posti di potere e controllo, ben stipendiati, elementi completamente LOTTIZZATI generalmente poco preparati e comunque inferiori nella maggior parte dei casi ai loro concorrenti meno fortunati e non protetti politicamente a livello locale, regionale, nazionale???
    Se è vero quello che ha detto, lei cosa farà di tutti questi che ricoprono a tempo indeterminato tutti i posti di potere? O il suo ragionamento varrà solo quando tutti questi saranno o morti o andati a godersi le loro laute pensioni ed altri privilegi di cui hanno già goduto tutta la vita?

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