La notizia di oggi: Maroni ha sottoscritto il manifesto di Giulio Tremonti, con il quale ha ''deciso l'accordo per le elezioni in Lombardia, che viene fatto anche per le prossime elezioni politiche''. E' quanto annunciato dallo stesso Maroni stamane in conferenza stampa a Milano. (Ansa)
Che ci fosse anche Giulio Tremonti nell'uscita di sicurezza della Lega nord (e viceversa) era prevedibile, dunque l'annuncio di oggi – sebbene in passato i due ex ministri non si siano molto amati, anche per il rapporto (più) stretto tra Tremonti e Umberto Bossi – è una novità ma non una sorpresa.
L'altra mossa di Maroni di queste ore, però, lascia aperte altre strade e pone la Lega – per certi versi paradossalmente, visto che in passato era junior partner della coalizione – al centro dei giochi per il futuro di centrodestra. Maroni ha fatto sapere ieri che la Lega nord, stando così le cose, andrà più o meno da sola alle elezioni in Lombardia e alle politiche.
Perché lo ha fatto proprio ieri? Per lanciare una scialuppa, forse l'ultima, ad Angelino Alfano, con cui da sempre Maroni ha un buon rapporto. Il messaggio ad Alfano è: io dico che la Lega va da sola, così Silvio Berlusconi non usa l'ipotesi di un nuovo patto con la Lega per tornare in campo sfiduciando Mario Monti, però tu, Angelino, trova il coraggio per fermare il Cav. e poi magari traghettare il Pdl non montiano verso il nuovo accordo con la nuova Lega. Messaggio recepito?