Lunedì sul Foglio quotidiano Giuliano Ferrara ha scritto un articolo dal titolo: "Il giormale di carta e l'ombrello di Salisburgo, attenuanti sentimentali". La tesi di fondo è il che il giornale di carta può diventare una cosa bellissima, ambitissima, amatissima proprio perché non sa troppo di nuovo.
L'editoriale di Ferrara inizia così:
"Il fallimento dell’ultima impresa di Tina Brown, la giornalista glossy, brillante, brillantissima, mi ha indotto ad aprire l’ombrello. Tina ha inanellato splendori al Tatler e poi a Vanity Fair, infine al New Yorker e al digitale Daily Beast, da dove il poisson bau-bau (copyright di mia moglie Selma) suo editore, Barry Diller, l’ha appena licenziata. Questo mi ha fatto pensare all’i-Pad, il tablet".
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Con i colleghi del Sole: Christian Rocca, Adriana Attus, Francesco Franchi, Federico Taddia e altri ancora.
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