Che cosa insegna il declino della Lega nord? In realtà, la risposta giusta sarebbe: niente. Perché se da una parte dimostra soltanto cose ovvie: gli scandali indeboliscono le forze politiche, il tempo logora le leadership (e soprattutto i movimenti che fanno della protesta l'iniziale ragion d'essere), infine ci può sempre essere qualcuno più antipolitico di te.
Tutte cose abbastanza ovvie, non c'è bisogno del declino della Lega per comprenderle. D'altra parte, però, c'è un insegnamento altrettanto ovvio, ma spesso dimenticato. Ma è un insegnamento irrazionale, che non poggia su solide basi concrete e (para)scientifiche: la politica è anche pancia e cuore, è pozione magica.
Il leader è colui che coglie lo spirito dei tempi e lo trasforma in futuro in via di costruzione, in progetto, anche in sogno, ma con le armi del cuore, della pancia, della testa.
Non può mancare il cuore, la passione. Non può mancare la pancia, nel senso della capacità di cogliere i desideri e gli umori dei concittadini. Non può mancare la testa, nel senso della tattica e della strategia.
La miscela di questi ingredienti – l'ex ministro socialista Rino Formica ci aggiunge anche "sangue e merda", nella famosa citazione – è però appunto una pozione quasi magica. Si percepisce, ma non si spiega, quando un leader e/o una leadership ce l'ha, questa pozione, questo elisir di tendenzialmente eterna forza politica.
Ecco, forse il declino della Lega insegna questo, che si può essere un ottimo politico, un intelligente tattico, un ministro competente e molto efficace, un giovane leader passionale e convincente, ma serve tutto e tutto assieme: cuore, pancia, testa. Quando a un movimento e/o a un leader manca anche uno solo di questi ingredienti, qualcosa non funziona.
E non basta metterci passione per innalzare i cuori, bisogna saperla infondere. E non basta dire frasi shock per smuovere le pance, bisogna saperle sentire e accudire e indirizzare. Non basta saper far di calcolo per usare la testa, bisogna sembrare anche sinceri per convincere le menti. Il tutto è un po' magico, già.