Le due interviste incrociate di oggi di Matteo Salvini al Corriere della sera e di Robero Maroni a Repubblica aprono di fatto il congresso della Lega nord previsto per la prossima primavera anche se Salvatore Merlo sul Foglio raccoglie suggestioni di possibili rinvii tatticamente buoni per tutti.
Dice Salvini: “Linea liberal-popolare? Ma va a dar via i pè (milanese, vai a dare via i piedi)”. E siccome la linea liberal-popolare è quella del progetto di Stefano Parisi, diciamo che il “ni” non è ancora un “no” assoluto – “se si deve occupare di Forza Italia, benissimo” – ma certo non è un “collaboriamo”. Anche perché, spiega Salvini, nel giorni della convention di Parisi 16/17 settembre, “io sarò a Pontida”.
Dice Maroni: “Il rischio è che l’investimento al Sud depotenzi il messaggio nordista”. E su Parisi? “Da parte mia c’è un’apertura di credito, del resto sono un curioso di natura”. E l’alleanza con Le Pen: “Scelta tattica… le nostre strade divergeranno”. E siccome era stato Parisi a dire al Corriere “nel perimetro moderato ovviamente non c’è spazio per modelli lepenisti”diciamo che Maroni è più convinto che Lega e Forza Italia a trazione parisiana debbano collaborare.
Sarebbe molto interessante capire che cosa pensa del futuro della Lega e della (possibile) coalizione alternativa a Renzi e al Movimento 5 Stelle.