E’ andata più o meno così. Matteo Renzi, leader del Partito democratico, ha sempre detto che per i dem la base di partenza per la riforma della legge elettorale era ed è il Mattarellum. Matteo Salvini, con cui nel recente passato qualche contatto ci dev’essere stato (vedi il primo Pastone), ha sempre fatto capire che per la Lega il Mattarellum è un buon punto di partenza per riscrivere la legge elettorale e andare al voto il più presto possibile. Così sì è arrivati al Rosatellum, 50% di seggi assegnati con il sistema maggioritario in collegi uninominali e 50% dei seggi assegnati con il proporzionale (nel Mattarellum la proporzione era 75% maggioritario, 25% proporzionale).
La nuova proposta di legge elettorale in realtà dovrebbe essere chiamata “Mattellum”, non per la sua staravaganza, anzi, ma perché nasce da un patto, magari indiretto, tra i due leader che vogliono andare prima alle elezioni, cioè i due Matteo: Renzi e Salvini.
Il leader del Pd ha fatto dunque fare di recente alcuni tentativi ai centristi, mentre lui era occupato a vincere le primarie e a insediare la nuova segreteria, provando a dialogare un po’ con Silvio Berlusconi e un po’ con il Movimento 5 Stelle. Poi ha capito che la via più breve per fare la legge elettorale o per non farla, ma andare al voto prima possibile, era quella di puntare sugli interessi paralleli del Pd renziano e della Lega salviniana.
Così ieri il centrista Andrea Mazziotti, precedente relatore per le legge elettorale e presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, ha detto: “Ringrazio tutti i gruppi che mi hanno chiesto di rimanere come relatore, ritengo però che il Partito democratico si sia assunto la responsabilità di portare avanti la propria proposta con altri gruppi, e quindi nomino come relatore Emanuele Fiano, capogruppo del Pd in Commissione”.
Ovviamente ora è notevole l’irritazione sul fronte forzaitaliano e pentastellato (ma potevano pensarci prima…) e bisognerà vedere, soprattutto al Senato, chi vorrà sedersi al tavolo della trattativa con uno dei due Mattei o con tutti e due.