Due lettere (e un rinvio) nelle ultime ore dimostrano che il tempo stringe, soprattutto attorno al presidente del Consiglio Mario Monti, nella preparazione dei concorrenti ai nastri di partenza delle prossime, ormai imminenti elezioni.
Matteo Renzi, sindaco di Firenze e principale sfidante di Pier Luigi Bersani alle primarie del centrosinistra, ha scritto ai militanti della sua rete, dopo giorni di silenzio: "A chi dice: se le primarie avessero visto un risultato differente oggi la politica italiana sarebbe diversa, rispondo che non ha senso perdersi dietro ai se… E anche se qualcuno adesso avverte la nostalgia per qualcosa che poteva essere e non è stato, se qualcuno ha il nodo alla gola…, vorrei invitarvi a tener duro e non cedere al pessimismo: il futuro ci raggiungerà presto… Qualcuno mi chiede: ma non leggi i sondaggi pubblicati dai giornali (qui ad esempio una interessante indagine di Ilvo Diamanti per Repubblica)? Perché non facciamo qualcosa?… La responsabilità di valorizzare i nostri temi e le persone che possono rappresentarli adesso è passata nelle mani dei vincitori delle primarie, se lo riterranno utile e opportuno. Adesso tocca a chi ha vinto, non a noi: sinceramente penso che sia loro interesse farlo, se davvero vogliamo vincere le elezioni. Ma in ogni caso tocca a loro, non a noi".
Fermare il declino, il movimento guidato da Oscar Giannino, con una lettera firmata da tutti i fondatori, compresi Michele Boldrin e Luigi Zingales, si è rivolto a Monti: "Siamo interessatissimi al confronto per un'agenda vera di priorità per rimettere in marcia l'Italia. E più che mai convinti che la società civile mostri segni inequivocabili di rifiuto delle vecchie logiche compositorie, che non danno alcuna importanza e attenzione alle scelte concrete. Solo persone credibili e unite su punti chiari proposti agli italiani possono davvero cambiare il Paese". Potrebbe essere definita come un'apertura al dialogo con il nascente Polo Monti.
Roberto Maroni, segretario della Lega nord, forte del suo capolavoro di tattica preelettorale, ha rinviato la decisione sulle alleanze: «C'è bisogno ancora di qualche giorno».
Intanto, Benedetto Della Vedova, Linda Lanzillotta e Gianluca Galletti lavorano all'organizzazione dell'evento di giovedì 20 dicembre a Roma, ore 16.00 al Centro Congressi Roma Eventi Via Alibert, 5a: "RiMontiamo l’Italia 2013 chiama a raccolta quanti non vogliono archiviare Monti e l’agenda Monti come una parentesi e pensano si debba offrire agli elettori la possibilità di scegliere la continuità con questa stagione di serietà e buon governo riformatore". Il giorno dopo, poi, cioè il 21 dicembre, c'è la conferenza stampa di fine anno e di fine legislatura del presidente del Consiglio, Mario Monti.