Come Danton aveva immaginato, Silvio Berlusconi non ha voglia di candidarsi premier, anche se ha perso otto chili e se ne perde altri quattro si considera pronto, e si dice disposto a sostenere con tutto il cuore un candidato che non sia lui.
Nonostante le critiche – troppo influenzato dalla sinistra e troppo "ligio" sulle pressioni di Angela Merkel – il Cav. vorrebbe candidare Mario Monti, considerato il leader perfetto dei moderati, ma Mario Monti non si vuole far candidare, tanto meno dal Pdl, parrebbe di capire.
Alla fine ha parlato, ma proprio alla fine, e ha parlato con l'Huffington Post Italia diretto da Lucia Annunziata (in bocca al lupo!) e ha parlato per far capire che si deve cambiare tutto o quasi.
La sensazione è che Berlusconi alla fine sia stato costretto a parlare dalla paura della spirale che gli eventi possono prendere per il suo sempre meno amato Pdl e anche perché le dimissioni del presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, sembrano essere state decise più per input dell'Udc di Pierferdinando Casini, visto che il Cav. le aveva appena consigliato di resistere.
Questa volta, però, sembra di capire che un'intervista non basterà. O Silvio Berlusconi inventa un nuovo predellino o il centrodestra si riorganizzerà o si rifonderà quasi a sua insaputa e per consunzione dell'esistente.