L'Italia è un grande paese ma potrebbe essere un più grande paese. Per questa ragione, senza alcuna presunzione ma con molta passione, oggi IL, il mensile del Sole 24 Ore diretto da Christian Rocca, è in edicola assieme al quotidiano con un'inchiesta (ottimista) sul futuro del nostro paese.
Perché ottimista?
Intanto il titolo della copertina è "Lo stato dell'Italia" ed è accompagnato da un sonetto rap del maestro Lorenzo Jovanotti: "L'ingorgo". Dice Jova che "quello che è giusto fare è dirsi come / crescere in quale senso e verso cosa / se crescere di cuore o nell'addome". E' una bella lezione.
Perché ottimista?
La cosa che ho imparato, contribuendo assieme alla redazione a questo numero speciale, è molto semplice. Diciamo che l'Italia è (o è stata fino a poco tempo fa) la sesta, settima, ottava economia del mondo, del mondo. Ammettiamo anche ora sia tipo la decima, magari un po' più in giù, con tutti i suoi problemi e con tutte le pinze con cui vanno prese queste classifiche un po' assiomatiche. Ma tant'è.
Dunque perché ottimista?
Perché invece nelle classifiche mondiali altroché decima, nelle classifiche mondiali su ciò che rende competitivo un paese, quelle appunto rese graficamente uniche sul numero di IL, l'Italia è più o meno sempre a metà (e nella metà bassa) della graduatoria, se non in fondo.
Sì, ma perché l'inchiesta è ottimista?
Immaginiamoci che cosa succederebbe se… non dico in testa, ma se l'Italia fosse almeno nella zona Uefa di queste classifiche. Beh, sarebbe davvero un più grande paese, ottimista.