Antonio Polito, sul Corriere della sera di oggi, così sintetizza lo schema di gioco di Pierluigi Bersani in vista delle elezioni prossime venture: l'obiettivo è "mettere insieme la più forte minoranza del paese, profittando del vuoto che c'è a destra, e allearsi con i moderati dell'Udc dopo il voto, per fare una maggioranza parlamentare".
Polito è un principe del foro politico, oltre che un fratello maggiore interista, e le dichiarazioni di Pierferdinando Casini, leader dell'Udc, sembrano avvalorare questa ricostruzione, almeno dal punto di vista del centro: "Io organizzo la mia area, Pd e Sel la loro". Poi si vedrà.
Se Polito avesse ragione – a parte il fatto che così il Partito democratico passerebbe dalla "vocazione maggioritaria" a quella "minoritaria" nel giro di una legislatura e proprio mentre i sondaggi gli danno ragione rispetto agli altri partiti – verrebbe da chiedere: ma è possibile che tutto ciò accada?
E' possibile che un grande partito di centrosinistra costruisca una coalizione di (finto) governo per poi, dopo il voto, fare un'altra alleanza, sotto la pressione dell'urgenza e dell'emergenza, allargando la coalizione di (non) governo a un altro partito o a un altro polo che si è presentato da solo alle elezioni?
Certo, in Italia si può sempre trovare un sistema elettorale utile alla bisogna, ma pare davvero troppo immaginare che Bersani e Nichi Vendola vogliano così aggirare i desiderata dei loro elettori o comunque non dichiarare i loro reali intenti. Più facile pensare che Pd e Sel ci provino davvero, fin da subito, a convincere l'Udc di Pierferdinando Casini a dichiararsi disponibile a sostenere un governo di centro-centrosinistra. Il problema è per far cosa.
Per l'Udc, lo ha detto subito Nando Adornato, l'agenda del prossimo governo è l'agenda Monti. Per Sel, che da fuori del Parlamento si oppone all'attuale esecutivo, l'agenda Monti non è nemmeno argomento di trattativa, come ha spiegato stamattina a Omnibus Nicola Fratoianni, assessore alla Regione Puglia ed esponente di peso di Sel. Dunque, capitolo centro-centrosinistra chiuso? Forse no, ma per ora è aperto soltanto tatticamente. La strategia è altra cosa. Vedremo.
Ps. Gli sfottò virali su "Polo della speranza" in rete sono ovviamente già partiti. Certo, anche la pubblicità con Bersani che abbraccia militanti della Festa democratica appena girerà un po' fornirà altro materiale al fantomatico popolo della rete.