Schroeder versus Merkel

Oggi, al Corriere della sera, l'ex cancelliere Gerhard Schroeder dice che: "Quello che fa il governo tedesco, cioè dire alla Grecia che bisogna fare contemporaneamente le riforme e la politica di austerità, non ha alcun senso né politico né economico". E nell'intervista poi ci sono le argomentazioni, alcune certamente ragionevoli.

Ma il punto è un altro. Quasi soltanto di stile. Ovviamente Schroeder ha tutto il diritto dire quello che vuole e le sue opinioni possono anche essere utili, però io preferisco un paese – poniamo gli Stati Uniti d'America, ma in parte anche il Regno Uniti – in cui quando un leader lascia la politica (peraltro per darsi al big business, come nel caso di Schroeder) è bene che, appunto, lasci la politica.

Avete mai sentito Bush criticare Obama pubblicamente? Certo, ogni tanto Jimmy Carter… ma quell0 è un caso un po' particolare. Gli ex nei paesi anglosassoni, una volta varcata la porta girevole, tornano soltanto per mettersi al servizio di una causa, magari anche perché chiamati dai nuovi leader, non per criticare i propri successori: "Merkel pensa prima di tutto in categorie elettorali, cioè in termini di potere politico interno. E sbaglia". (Peraltro Frau Merkel ha persone le ultime 11 elezioni di fila…)

Secondo me, almeno dal punto di vista dello stile, è meglio così.