A volte è bello leggere le interviste con qualche giorno oppure ora di ritardo rispetto alla loro pubblicazione. (Mi è capitato con Massimo D'Alema sul Corriere della Sera). Perché le leggi, le interviste del giorno prima, togliendo ciò che ti ronza in testa dei commenti fatti dagli altri che invece hanno letto la stessa intervista il giorno stesso.

Se leggi un'intervista il giorno dopo ti soffermi sui dettagli, ti godi le sfumature e cerchi la pagliuzza tra le travi degli argomenti seri e gravi.

Per esempio oggi ho letto l'intervista di ieri di Pier Luigi Bersani a Repubblica. Del segretario del Pd mi ha incuriosito, tra le altre cose serie, questa frase: "Quando mi fermano al supermercato – perché io vado al supermercato – le persone si lamentano per la riforma della previdenza. Dicono 'Segretario, noi andremo in pensione quattro anni dopo'. Io, nel rispondere, ci metto la mia faccia, e credo di dare così un contributo alla discesa dello spread".