Il mutuatario medio, il giorno in cui firma il contratto, si condanna inconsapevolmente a spendere molto di più (in termini di spese e interessi) del necessario. In media 40mila euro in più (ma nei casi più estremi anche fino a 80mila) su un mutuo standard di 150mila euro a 20/25 anni. Al termine del piano di rimborso avrà così pagato dai 240 ai 280mila euro (includendo restituzione del capitale, interessi e spese iniziali/periodiche) quando avrebbe potuto spendere molto, molto meno. In pratica: è come se per 2-3 anni andasse a lavorare a vuoto perché regala l'equivalente in stipendi e redditi a chi eroga il mutuo. A causa della disinformazione sulle clausole contrattuali. Ma il mutuatario medio non se ne rende conto. Perché vive il prestito per l'acquisto, la ristrutturazione della casa e per la liquidità come un macigno da portare sulle spalle anche per più di 20 anni. E perché finisce per stipulare nella maggior parte dei casi un "mutuo pigro", sottoscritto pigramente, senza informarsi adeguatamente sul contratto, finendo per fidarsi dei consigli di chi gli propone il mutuo, che però opera in un evidente conflitto di interessi. Mentre, conoscendo e applicando alcune semplici regole finanziarie, chiunque può ribaltare l'accezione di mutuo: da un pesante debito a una forma di investimento finanziario, evitando di sperperare risparmi e conservando in tasca un gruzzolo significativo da destinare ad altre forme di investimento e al miglioramento della qualità e del tenore della vita. E dare così scacco matto alla crisi finanziaria! "Il Mutuo perfetto", edito dal Gruppo 24 ORE e scritto da Vito Lops, giornalista del Sole 24 Ore, nasce proprio con questo preciso obiettivo: informare a dovere il lettore e metterlo nelle condizioni ideali per stipulare un mutuo low cost. Ed è rivolto sia alle 500mila famiglie che ogni anno stipulano un nuovo mutuo ma anche a chi vuole migliorare in corsa le condizioni di un mutuo già sottoscritto. Nelle 160 pagine del testo sono svelati tutti i segreti su come stipulare il mutuo perfetto al posto del "mutuo pigro". Abbattendo sia le voci di costo (istruttoria, perizia, ecc.) che quelle legate agli interessi (spread, euribor, adeguamento tassi nel tempo). Qualche esempio? Le assicurazioni agganciate al rimborso delle rate e sottoscritte con la stessa banca che eroga il mutuo costano fino al 10% del capitale prestato. Sul libro sono contenute le istruzioni per ridurre questo costo all'1%. Ma non solo. Si possono tagliare o azzerare gli interessi di pre-ammortamento e le spese di incasso rata che pesano per oltre 2mila euro su un contratto medio. E così via. Fino alla parcella del notaio. Di spesa in spesa, di interesse in interesse si arriva agevolmente a un risparmio medio di 40mila euro. E poi: i mutui con cap convengono davvero? E' vero che chi ha un reddito da dipendente é obbligato a sottoscrivere un mutuo a tasso fisso? In questo libro vengono sconfessati i più grandi (e falsi) luoghi comuni sui mutui. E vengono fornite le istruzioni per calcolare il proprio potere "mutuo-acquisto": ovvero rata e importo massimi ottenibili in funzione del proprio reddito. Seguendo la logica "più conosci più risparmi/guadagni", il libro propone, al termine di ogni capitolo, alcuni test a risposta multipla che il lettore dovrà superare: solo così potrà capire se é finalmente in grado di stipulare il mutuo perfetto. (Il Sole 24 Ore – Radiocor)
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