My perfect getaway. Questo titolo (peraltro a sua volta perfetto) incorniciava ieri la prima pagina dell'inserto Life&Arts del Financial Times. L'idea è quella di chiedere a un po' di persone variamente famose quale sia il loro ideale di vacanza. Il tutto abbellito da un foto da urlo di un Salvador Dalì rilassato in barca.
James A. Baker III, già segretario di Stato americano, ha per esempio espresso queste preferenze:
– il Wyoming (il che non è proprio usuale)
– primo obiettivo: eliminare i mosquitoes (il che ricorda una battaglia di qualche anno fa tra Gad Lerner e le zanzare di un certo Piemonte)
– Unbroken di Laura Hillenbrand (il che mi fa sentire ignorante)
– la caccia alla trota (ma l'attività non ha alcun risvolto politico)
– senza Internet (apriamo dibattito?)
– yoga (boh)
– compagni: gli ex boss, cioè Ford, Reagan e Bush padre (apriamo il dibattito).
P. S. Gioco ombelicale: Langhe, libri, qualcosa da mettere a posto, on line o no non conta tanto non prende, pomodori cuore di bue, Freisa, tutto quello che non sono riuscito a leggere durante l'anno, lei, lui, Scerpa e qualche amico che viene e che va, sotto il salice.