Meno male che Christine c’è

Il nuovo direttore del Fondo monetario internazionale, come racconta l'International Herald Tribune, ci ha messo davvero poco per entrare nel ruolo e iniziare a essere protagonista.

Christine Lagarde, dopo l'interventismo politico (e un po' troppo piacione) della stagione di Dominique Strauss-Khan, ha subito deciso di far capire al mondo, ma soprattutto alle cancellerie europee, che il suo interventismo sarà più condizionato (alle riforme), più rigorista, politico sì, ma più nel senso dello stimolo rivolto ai governi europei perché si dia una voce sola sulla crisi greca e sui problemi dei debiti sovrani e della capitalizzazione delle banche. 

Al di là delle tensioni e delle polemiche, è assolutamente salutare che ci siano persone come Lagarde capaci di assumersi responsabilità con il coraggio di dispiacere qualcuno pur di dire la verità.

Nello sconfortato periodo storico attuale, due nomine sembrano dare spunti rassicuranti: quella di Mario Draghi alla guida della Banca centrale europea e quella di Christine Lagarde al Fondo monetario internazionale.