Sui nostri comodini, nei nostri cassetti e sul tavolo, lì, vicino all'orologio, si appoggiano volumi che valgono perché li hai scelti, ti sei tenuto la recensione e ti senti tranquillizzato se li vedi, perché li vuoi leggere, ci vuoi riflettere sopra e ne vuoi parlare. Il mio catalogo è questo:
Gianni Riotta, Le cose che ho imparato – Mondadori (ci torneremo)
Ubaldo Casotto, G. K. Chesterton – L'enigma e la chiave – Lindau
Alessandro Baricco, Mr Gwyn – Feltrinelli
Thor Vilhjakmsson, La corona d'alloro – Iperborea
Camillo Langone, Bengodi – Gli specchi Marsilio
Arto Paasilinna, Le dieci donne del Cavaliere – Iperborea
Stig Dagerman, L'uomo di Milesia – Via del vento
Truman Capote, Incontro d'estate – Garzanti
Andrea Ballarini, Chi massaggia il manzo di Kobe – Dalai editore
Giovanni Di Capua e Paolo Messa, Dc. Il partito che fece l'Italia – Marsilio Formiche
Meir Shalev, E' andata così – Feltrinelli
David Nicholls, Le domande di Brian – Neri Pozza
Emanuel Carrere, Vite che non sono la mia – Einaudi
Franco Cassano, L'umiltà del male – La Terza
Francesco Antonioli, Un eremo è il cuore del mondo. Viaggio fra gli ultimi custodi del silenzio – Piemme
Yehoshua Kenaz, Appartamento con ingresso nel cortile – Giuntina 200 pp, 15 euro
Emmanuel Mounier, Il Personalismo – Ave