Non avete mai visto il buio

"Perche' voi non avete mai visto il buio". Niente da dire: aveva ragione Willie, signore atletico che pero' potrebbe perfino nascondere 80 anni d'eta' sotto il giaccone sportivo e la voce da fumatore tosto. Ci stava spiegando la vita nelle miniere, dopo averci condotto con un piccolo trenino dentro dentro la montagna, quando ha appunto deciso di farci vedere il buio, spegnendo la lampada, la lampada dei minatori. Si parla di autarchia. Willie cita ingegneri strepitosi che inventarono il modo, con l'acqua, di salvare la vita a molti minatori che prima morivano per la polvere e la silicosi, benedetto fango. Ci racconta che tenevano "la ragassa", una pala meccanica ad aria compressa, per otto, nove, dieci ore e sotto un peso sfibrante, per guagnare a cottimo. Erano piccoli uomini, ragazzi, quasi bambini: "Ancora oggi e' cosi', lavorano minatori bimbi in Brasile, Bolivia e Cina… Il ferro da qualche parte deve arrivare… Ma con la globalizzazione non e' detto che anche da noi…". I minatori bambini dormivano in baracche, dormivano come sardine sotto coperte che non erano coperte, uno di testa, l'altro di piedi, uno di testa, l'altro di piedi, e cosi' via. Ben due volte Willie ha detto: "Segnatevi questo nome, cercatelo su internet, perche' certe cose i libri di storia non le dicono". Su internet, perche' certe cose i libri di storia non le dicono. (Forse continua)