Il talento (sottovalutato) di Mr Geithner

Il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, a volte viene descritto come uno schivo e tutto sommato non troppo protagonista attore della scena politica americana e internazionale. La mia sensazione è opposta.

Tempo fa, del resto, il Washington Post lo definì "The Persuader". Speriamo sia riuscito anche nell'intento di persuadere per bene il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schäuble, dell'utilità di un po' di elasticità nell'interpretazione del mandato della Banca centrale europea per rafforzare l'euro e sostenere gli sforzi rigoristi dei paesi presi di mira dagli scommettitori al ribasso sui mercati.

Già da quando era presidente della Federal Reserve di New York, Geithner è apparso, ovviamente dietro le quinte, dare più ordini di quanti ne ricevesse ed eseguisse (da leggere in proposito lo splendido libro di Andrew Ross Sorkin "Too big too fail"). Allora, in un certo senso, si assunse il ruolo di capo e di garante dei banchieri di Wall Street, promettendo loro la salvezza, ma in cambio del rispetto di certe disposizioni. Ovviamente in tutto ciò doveva collaborare con il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e soprattutto con il segretario al Tesoro, con un passato in Goldman Sachs, Hank Paulson, che allora rappresentava la politica, la controparte del fronte dei banchieri.

Fu lui, Geithner, assieme a Paulson e Bernanke, a scrivere il grande bailout di Wall Street, a preparare il Tarp, a favorire le fusioni e le acquisizioni utili alla sopravvivenza delle banche "too big too fail". Fu lui poi a sorvegliare il tutto passando dal ruolo alla Fed di New York al posto di segretario al Tesoro.

Ora tocca a lui venire in Europa in missione per conto di Obama a convincere gli europei più fiscali. Intanto, i pezzi da novanta dello staff per l'economia del presidente Obama – Larry Summers, Peter R. Orszag, Paul Volcker – hanno via via lasciato i loro incarichi o si sono defilati per scelta. Lui, quello con il volto da bambino, da timido, è ancora lì, al lavoro, sebbene lo diano in uscita dall'Amministrazione da mesi e mesi, quasi anni.