Grillo, Bersani, Monti, Berlusconi, Renzi e gli italiani dei quattro tipi

Se non fossimo nel mezzo della più grave crisi economico-finanziaria dal 1929, se non fossimo un paese che da più di dieci anni in sostanza non cresce, se lo stallo politico non fosse così grave, lento e paradossale, si potrebbe perfino dire che nell’Italia uscita dal voto c’è qualcosa di naturale e c’è addirittura una fotografia sincera della nostra nazione.
Sì, perché in fondo gli italiani sono di quattro tipi.
C’è il radicale di sinistra, molto ecologista, molto pacifista e molto “anticompromessista”. Il cuore del voto a Beppe Grillo.
C’è il moderato di sinistra, socialista liberale, o viceversa, pronto al governo, disilluso al punto da prevedere qualche compromesso, ragionevole ma non troppo travolgente. Il cuore del voto a Pier Luigi Bersani.
C’è il moderato di centro, liberale ma non troppo liberista, cristiano ma non troppo cattolico-movimentista, noioso ma autorevole e rassicurante. Il cuore del voto a Mario Monti.
C’è il destro, liberista più che liberale, ma un po’ statalista in quanto nazionale, anticomunista anche senza i comunisti, passionale anche se meno rassicurante, anti tasse. E’ il cuore del voto a Silvio Berlusconi.
Non ne voglia la Lega, ma lo stesso Maroni ancora stasera a Che tempo che fa ha detto che il movimento padano si sta trasformando in una Csu italiana, come anticipato mesi fa da queste parti, dunque in un movimento territoriale costola di un più grande movimento nazionale.
Non ne voglia Sinistra, ecologia e libertà, ma Nichi Vendola, dopo l’esile risultato elettorale, si sta saggiamente ritagliando un ruolo da pontiere tra Pd e Movimento 5 Stelle, perché non molto di più potrebbe fare.
Non ne vogliano i Fratelli d’Italia: devono ancora crescere per capire che cosa vogliono fare da grandi.
Insomma, i tipi politici italiani sono essenzialmente quattro e in quattro forze politiche hanno superato il dieci per cento alla Camera. Il problema è che stavolta c’era un forte sentimento di rabbia trasversale e transpartito nei confronti della politica tradizionale che ha avvantaggiato oltremodo il movimento di Beppe Grillo. Ma anche in questo senso la fotografia è sincera, tanto vale prenderne atto.
Tutto sta alle altre tre forze politiche riconquistare gli italiani del loro tipo che hanno votato Grillo per protesta. Per farlo devono aprirsi e non chiudersi.
Per questo motivo nel centrosinistra pare inevitabile una leadership futura di Matteo Renzi.
Ma ragionamenti analoghi dovrebbero farli anche il Popolo della libertà e Scelta civica. (Soprattutto visto che il prossimo voto politico sembra probabile che arrivi prima dei fatidici cinque anni).
Il primo, il Pdl, sbaglierebbe di grosso a pensare che siccome il giaguaro non è stato smacchiato caccia ancora benissimo le lepri: sei milioni di voti sono stati persi.
Il secondo, cioè il costituendo partito di Svelta civica, sbaglierebbe di grosso a pensare che basti creare una sorta di dc di sinistra e un po’ più modernista per svolgere al meglio il proprio ruolo.
Aprirsi significa innovare, non riproporre. Non lo ordina Grillo, lo chiedono gli italiani, di tutti e quattro i “tipi politici”.


Grillo, Bersani, Monti, Berlusconi, Renzi e gli italiani dei quattro tipi

  • rescueitalia |

    no no e poi no. Grillo non deve allearsi con il PD. il PD è un partito che non ha più ideali di sinistra e cosa ancora più grave non fa più niente per inseguire questi ideali. il PD è solo fossilizzato a ricevere i benefici del governo per poi governare con calma piatta. cosi come ha già fatto nelle scorse legislature. Il Pd non ha mai contrastato berlusconi con leggi contro il conflitto di interesse, anzi si è fatto amico berlusconi. insomma il PD ha comprato una vocale: la L. Il PD che ha condotto una memorabile catastrofica campagna elettorale perdendo 10% di voti in 20 giorni, e’ ora che vada a casa. chi rispecchia gli ideali di sinistra che il PD ha pedrduto è Grillo: salvaguardia dell’ambiente, contrasto alle grandi opere invasive, tutele del territorio. Grillo è la nuova sinistra!.

  • Marco cassiani |

    Sono d’accordo con lei e le chiedo di dare un’occhiata a una cosa che ho scritto la settimana scorsa e che è’ stata pubblicata come editoriale dei lettori sulla stampa.
    http://www.lastampa.it/2013/03/01/cultura/opinioni/l-editoriale-dei-lettori/grillo-come-catone-t4x3rOgzc1YgQcz72Yn2sO/pagina.html

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