C’è soltanto un modo per superare Silvio Berlusconi ed è superarlo. Da due punti di vista e nel doppio senso dell’espressione, quello in cui “lo” sta per lo stesso Berlusconi e quello in cui “lo” sta per “un modo per superare Silvio Berlusconi“. Ovvero, senza giochi di parole, chi vuole andare oltre Silvio Berlusconi, stando nel centrodestra, deve superarlo in termini di consenso e di capacità di leadership, cosa non riuscita, per esempio, al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano e compagni. Dunque i vari Raffaele Fitto, che di voti ne prende eccome, e/o Corrado Passera, che di voti si vedrà, devono semplicemente mettersi al lavoro per ottenere anche soltanto un voto in più di Silvio Berlusconi in Forza Italia, nel centrodestra e alla fine perfino nel paese.
Chi invece vuole andare oltre Silvio Berlusconi, non stando nel centrodestra, deve superarlo sia come tabù – negoziare pallido e assorto – sia come chiodo fisso – parlare di cose, idee, programmi, misure, non di persone, soprattutto non di quella persona, Silvio Berlusconi appunto. Anche qui la cosa non è riuscita al Nuovo centrodestra di Angelino Alfano e compagni, che intanto sono andati con il centrosinistra al governo e per di più senza superare il tabù e chiodo fisso Berlusconi. Va meglio a Matteo Salvini, che agisce come se Berlusconi fosse appunto stato superato dai fatti, salvo poi eventualmente negoziare pallido e assorto per le prossime regionali e magari anche per la sua aspirazione recondita, fare il sindaco di Milano.
Insomma, c’è solo un modo per superare Berlusconi, anzi due: cercare di superarlo presto, trattando senza tabù finché è in campo.