Questa mattina, all’Unione dei commercianti in corso Venezia a Milano, Nicolò Mardegan si è candidato a sindaco senza candidarsi a sindaco e non si è candidato sindaco candidandosi a sindaco. Giochi di parola a parte, Mardegan ha annunciato la presenza di una lista “Noi per Milano”, movimento cittadino che si propone di rinnovare la classe dirigente dell’area cosiddetta moderata a partire dalle città, alle prossime amministrative, ma a precisa domanda sulla candidatura a sindaco ha risposto: “L’auspicio è che si arrivi a una candidatura unitaria del centrodestra”.
La risposta suona un po’ in politichese, nel senso che così un movimento civico si mette un po’ nella condizione, che dice di non volere, di chi attende che i partiti tradizionali trovino un accordo su un nome che poi almeno in parte risulterebbe calato dall’alto. Perché, allora, o fai una proposta di candidatura o di metodo per arrivarci o ti candidi tu, o semplicemente attendi e poi tratti e valuti. Giusto dire chiaramente che per cambiare le cose e per migliorare la città i posti, “le poltrone”, servono eccome – viva la faccia della chiarezza e dell’ambizione, soprattutto se declinata al collettivo più che all’individuale – ma il modo migliore per cambiare il prima possibile le cose è iniziare subito a cambiarle.
Attendere il nome, valutare, trattare e poi decidere? Uhm, un po’ già visto. Per carità, ogni sensibilità tattica in politica è sempre legittima, ma ha come prezzo un po’ di calo di spontaneità, coraggio, magari anche entusiasmo donchisciottesco. Basta saperlo. Almeno, però, ora qualcosa, anzi qualcuno, nel centrodestra si muove. Anche se ancora poco poco. Vedremo il prossimo annunciato evento sul programma di “Noi x Milano” se porterà qualche novità in più e quali.
Ps. Si leggono sondaggi sulle primarie del centrosinistra che danno un netto vantaggio a Beppe Sala sugli altri due concorrenti. Il vantaggio del commissario Expo si percepisce in giro, anche se la naturale crescita di notorietà di Francesca Balzani, via via che la campagna delle primarie va avanti, può favorire un trend rialzista per lei, Danton però resta convinto che alla fine vincerà Sala e la sorpresa in termini di consensi sarà Pierfrancesco Majorino.