Ieri sera a Mirabello, nomi e parole

Ieri sera a Mirabello. Presenti: Benedetto Della Vedova, padrone di casa a tutto campo molto seguito dai giovani (Fli); Linda Lanzillotta (Api), elegante, convinta, sintentica e affabile; Rocco Buttiglione (Udc), narratore tranquillo: propone la nascita di un nuovo grande partito; Francesco Boccia (Pd), concreto e puntiglioso nelle risposte: sprona le nuove generazioni a farsi avanti; Raffaele Bonanni (Cisl), accorato e applaudito, reclama più idee anche dalle opposizioni.

Nomi, parole e commenti più diffusi: referendum, legge elettorale, crescita, credibilità dell'Italia, "peccato che non ci sia un rappresentante della maggioranza", l'intervista di Profumo, governo, Mario Monti, debito e deficit, patrimoniale, "un po' azzardata".

Boccia domani firma il referendum anti Porcellum e spiega quel che si può fare per riformare le pensioni. Buttiglione gli dice che così, con il referendum pro Mattarellum, "l'alleanza con noi non la farete mai". Lanzillotta insiste: la questione "legge elettorale" è fondamentale. Bonanni rivuole le preferenze, Della Vedova meno. Il segretario della Cisl risponde a Camusso sull'articolo 8 della manovra: se il governo vuole dividerci, lei ci divide due volte. Boccia lo invita a ricomporre l'unità sindacale. Bonanni risponde: ma a volte capita che 17 organizzazioni sono d'accordo e una no, chi è che divide allora? Della Vedova suggerisce che per crescere non è detto che servano più soldi, anzi, bisogna però spendere meglio e fare tante cose assieme, aprire tanti cantieri.

Le idee circolate per la crescita: più Iva in cambio di meno tasse sul lavoro, liberalizzazioni, privatizzazioni, tagli dei costi della politica, municipalizzate nel mirino, contrasto di interessi per combattere l'evasione, aumento dell'età per la pensione, magari su base volontaria e magari con contributi maturati da lasciare in dote ai figli, piano energetico per tagliare i costi per le nostre aziende, riforma fiscale.

Idee per la crescita sono qui: Nove impegni per la crescita, il manifesto del Sole 24 Ore.

Il pareggio di bilancio, inoltre, era stato invocato, prima possibile, da Roberto Perotti e Luigi Zingales sul Sole 24 Ore il 9 luglio 2011.