Piccolo bilancio di che cosa è mancato in tv quest’anno: Maurizio Milani; Maurizio Crozza che fa Bersani c’è, ma è poco; Corrado Guzzanti c’è stato, ma sarebbe bello di più; Fabio Fazio che fa un varietà, come quando con Neri Marcorè ha recitato uno dei momenti più divertenti della sua trasmissione mettendo in scena Piero e Alberto Angela o come “Una fetta di limone” con Teo Teocoli nello speciale Che tempo che fa su Enzo Jannacci; un bel quiz da liceo, tipo Doppio Slalom, un presentatore alla Gerri Scotti per fortuna c’è; una trasmissione nuova di Franca Leosini (Ombre sul giallo); Maurizio Milani che racconta i fatti suoi e prende in giro i nostri; un altro format tutto italiano come Lilit; un appuntamento serale, settimanale e colossale come “Dallas”; un grande blob di Sandra e Raimondo, Enzo Tortora, Mike Bongiorno e Corrado; un cartone sul genere Simpson; un esperimento nuovo tipo Camera Cafe; Bim Bum Bam; la Gialappàs band in una trasmissione con tutti i comici che anche grazie alla band sono unici, primi tra tutti Gene Gnocchi, Teocoli e Aldo, Giovanni e Giacomo; un programma di informazione di storie italiane simili a quelle raccontate nel libro “Forza, Italia” di Bill Emmott, ex direttore dell’Economist; un’idea come quella di Quelli che il calcio… magari dedicata a tutti gli sport, anche quelli un po’ dimenticati, come il ciclismo, il basket, il golf, una trasmissione sportiva simile a quella presentata anni fa da Dan Peterson sugli sport americani: basket, football e baseball; un tenente come Colombo, una serie come West Wing, una compagnia come Sex and The City; una trasmissione sulla musica non pop (Classica ci prova); una fiction italiana per ragazzi; Milani che fa il cattivo conservatore, un moderno Discoring e una trasmissione sui libri, ma nel senso dei racconti, come in passatto “Circolo Pickwick”, con Giovanna Zucconi e Alessandro Baricco, o “Corto circuito”, con Gian Arturo Ferrari e Daria Bignardi; nuovi Giochi senza frontiere, il Trio Marchesini, Lopez e Solenghi, “Vieni via con me”, il Portobello di oggi. Speriamo nel 2012.

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Dall'edizione straordinaria della Domenica del Sole 24 Ore, in edicola sabato 24 dicembre 2012