Dalla Domenica del Sole 24 Ore del 5 febbraio
Twitter è un posto nel web dove si scrive in 140 caratteri ciò che si vuole. Così quando Melissa Satta (“Kalispera”, Canale 5) ha scritto: “In giro a sbrigare un po’ di cose!” a molti sarà venuta la tentazione di fare quattro passi. Se scopri che Gerry Scotti (“The Money Drop”, Canale 5) guarda Barcellona-Real, “me gusta il clasico”, ti senti ancora più amico del conduttore amico per antonomasia. Ma questo è il tradizionale rapporto tra star e spettatore. Se Rainews dice che “Obama si è concesso alle domande su YouTube”, ti viene in mente che a breve farà più notizia che “Obama si è concesso alla Cnn”.
La tv vive un passaggio paragonabile a quello dal cinema muto al sonoro, come nell’imprevedibile “The Artist”. Solo che a parlare sono gli spettatori. I social network non mutano solo il modo di fare tv, ma anche quello di guardarla. Lo avevano capito i gestori dei bar dove si guardava Rischiatutto e poi la Gialappa’s Band. La tv, dopo l’agorà, è il primo vero social network: la guardi per parlarne, ci vai per apparire; però non crea una rete tra gli spettatori, a meno di non metterli tutti in una stanza. I Gialappi (“Mai dire Grande fratello”, Canale 5) da anni hanno capito che il bello della tv è commentarla e non prenderla troppo sul serio. Questo è stato il segreto del loro successo e questo rischia, come per tutti i precursori, di essere il loro freno. Ora si guarda la tv per scrivere su Twitter e si scrive su Twitter perché si sta guardando “Le invazioni barbariche” o “er progggetto” di Luis Enrique. C’è da scommettere che il San Remo celentaniano sarà più on line che Ariston. Ma siamo agli albori. Per ora quel che accade è la trasmigrazione di contenuti. Diego Bianchi, “Zoro”, sta in rete e in tv con i suoi videoreportage (“The Show Must Go Off”, La 7) per tornare sul web condiviso e commentato, mentre le trasmissioni mandano in onda i tweet, come “Piazzapulita” (La 7) e Sky Tg 24. Edicola o no, conviene seguire Fiorello, ma siamo in attesa dell’innovazione che segnerà la rivoluzione.