In questa fase politica c’è un grande assente

Come da tradizione, appena s'inizia a parlare di "fase due", per un governo, qualunque governo, vuol dire che stanno arrivando i problemi. E così è stato ed è anche per l'esecutivo guidato dal professor Mario Monti.

Gli ingredienti per gli scricchiolii sono tanti, non enormi e per certi versi naturali: il pessimismo dei dati sull'economia, il peso di scelte non certe popolari, l'aria da campagna elettorale per ora soltanto amministrativa che però anticipa il venticello autunnale dell'inizio della campagna elettorale per le politiche del 2013, le indagini sui fondi ai partiti, l'antipolitica, la tentazione (soprattutto a sinistra) di andare al voto in ottobre eccetera.

Insomma, i motivi per increspare la luna di miele che, nonostante i sacrifici, c'è stata tra governo, paese e in fondo partiti ci sono tutti. Ma per ora sembrano ancora soltanto increspature. Il problema vero è che ogni elezione lascia segni. Bisognerà vedere quale segno lascerà questa tornata di amministrative.

C'è poi un fenomeno curioso, nell'ultimo periodo: la sostanziale scomparsa di Silvio Berlusconi. Come mai? Certo, si sa che c'è. Ovviamente è informato e segue le vicende del suo partito e della strana maggioranza ABC, ma non esterna, non si vede tanto, è tutto sommato silenzioso. D'accordo, c'è il pranzo con Monti, ma è più il presidente del Consiglio a farlo sapere… Perché? We'll see.

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