Truman – L’ultimo non spenga la tv

Pubblicato sulla Domenica del Sole 24 Ore del 16 settembre 2011

Verrà un giorno in cui ci
sarà un ultimo telespettatore che spegnerà la tv? Le nuove tecnologie
ciclicamente fanno sorgere spontanee domande di questo tipo sul tale o il tal’altro
mezzo di comunicazione di massa. Per fortuna la risposta è quasi sempre “no”.
Il bello dell’innovazione, applicata alla circolazione delle idee, delle storie
e dei racconti, è che nella maggior parte dei casi non distrugge ma ricicla,
evolve, trasforma, sviluppa, accompagna il presente nel futuro, se la si sa
governare. Questo oggi sta accadendo alla televisione. Nei fatti la tv non
esiste più, è finita, morta, ma nel senso che ha stravinto perché si sta
lentamente diluendo nella nostra vita quotidiana. E’ sempre meno l’appuntamento
fisso con qualcosa da vedere – sono talmente tanti i canali che il naufragar ci
è dolce in questo caos – è sempre di più il flusso continuo di immagini, storie
e coscienze. Non è più una finestra su un mondo, è una rete del mondo. Ci
accompagna dalla mattina, quando camminando per un sentiero di campagna
guardiamo su uno smartphone il monologo di Pupi Avati sulla parola “Sempre”
nella trasmissione “Quello che non ho” di Fabio Fazio e Roberto Saviano. Ci distrae
nella pausa pranzo con uno sprazzo di tennis dal canale digitale tutto dedicato
al nostro sport preferito (64). Ci attende nella dispensa dei nostri pc, nelle
cartelle dove abbiamo scaricato la nostra amata serie tv (“Scandal” for ever). Ci
fa ridere nel giro di mail di amici quando ci scambiamo spezzoni di un
qualunque personaggio di quel genio di Corrado Guzzanti. Ci fa cinguettare via
telefonino come sfegatati battutisti mentre guardiamo Miss Italia o Sanremo o
Celentano. Ci fa dire: “Beh, aspetto che la seconda stagione di ‘Luther’
finisca in tv e poi compro la collezione in dvd”. Della tv come l’abbiamo
sempre vista restano soprattutto due cose: i grandi eventi (e bisogna saperli
creare) e la compagnia da routine, tipo Don Matteo o Colombo, le Teche Rai, i
tg e spruzzi di talk show. Non è poco, è diverso. Quello con la tv non sarà mai
un addio, ma soltanto un arrivederci.

http://danielebellasio.blog.ilsole24ore.com/danton/