La Lega nord pensa a una lista di appoggio alla candidatura di Roberto Maroni alla guida della Lombardia. Il centrodestra pensa da tempo a una lista d'appoggio alla candidatura di non-si-sa-chi alla guida del paese oppure a una lista d'appoggio alla non (ri)candidatura di-chi-si-sa-benissimo (Silvio Berlusconi) alla guida del paese, mentre la candidatura di Gabriele Albertini alla guida della Lombardia sta sorgendo da una lista d'appoggio che a sua volta sta nascendo nella società civile. Al centro si pensa a liste d'appoggio alla candidatura non candidatura di Mario Monti alla (ri)guida del paese, ma un po' si litiga perché alcune nascenti liste non vorrebbero troppo appoggiare Monti ed essere troppo appoggiate dal e al mondo cattolico e alla sua economia sociale di mercato. Il centrosinistra pensa a una lista d'appoggio alla candidatura di chi vince le primarie alla guida del paese. Perfino il mondo dipietrista pensa a una lista di appoggio non si sa più di che cosa, però magari con pezzi della Fiom. Gianni Alemanno, ovviamente, si ricandida a Roma con una sua lista d'appoggio. Eccetera eccetera.
Tutte queste liste devono ovviamente appoggiare soluzioni anche di partito, anche di coalizione, ma senza assolutamente sembrare un partito, senza assolutamente svelare tattiche di coalizione. Tutte queste liste devono ovviamente essere piene di facce nuove e ovviamente prorompere spontaneamente dalla società civile, in un afflato partecipativo del tutto estraneo ai partiti e alla politica di oggi e di ieri.
Intanto Beppe Grillo dice che il Movimento 5 Stelle non appoggerà e non si appoggerà a nessuno nelle elezioni del 2013.
Ecco, favorire la nascita di liste della cosiddetta società civile, in funzione anti Grillo e per raccogliere i voti di chi è deluso dai partiti, rischia di ottenere esattamente il risultato opposto a quello sperato, cioè rischia di indebolire ulteriormente i partiti e le coalizioni facilitando il caos sul quale il grillismo può svettare.
La cosa migliore, anche elettoralmente, è il vero rinnovamento dei e nei partiti. Ma purtroppo non è la cosa più comoda e più facile.