Comunque vada, lunedì pomeriggio la Lega Nord avrà un nuovo leader di fatto, Flavio Tosi, sindaco di Verona.

Infatti,

– ipotesi A: Roberto Maroni, attuale segretario federale, vince la gara in Lombardia, lascia la guida del partito (ha spesso detto che non è uomo da due poltrone nello stesso momento), le varie correnti si azzuffano un po', i bossiani provano a rialzare la testa, ma alla fine è chiaro a tutti che il sindaco di Verona ha tutte le doti per essere il leader nuovo, compresa quella di saper immaginare contenitori capaci anche di andare oltre la Lega Nord;

– ipotesi B: Roberto Maroni, attuale segretario federale, perde la gara in Lombardia, annuncia di voler lasciare la guida del partito (Maroni è politico saggio e responsabile: sa che una sua sconfitta dovrebbe quantomeno poi portare a una rilegittimazione alla guida della Lega), il partito gli chiede di restare per gestire la fase di convalescenza post-traumatica e di insediamento dei nuovi Parlamento, governo e presidente della Repubblica a Roma, ma alla fine è chiaro a tutti che il sindaco di Verona ha tutte le doti per essere il leader nuovo, compresa quella di saper immaginare contenitori capaci anche di andare oltre la Lega Nord.

Quindi, da lunedì pomeriggio Flavio Tosi sarà il nuovo leader di fatto del movimento padano, in realtà in parte lo è già. Solo Luca Zaia, governatore del Veneto, può contendergli una buona fetta di potere.

Ps. Significativo, in merito alla corsa lombarda per la Regione, un tweet di Sergio Scalpelli, grande conoscitore della politica milanese e non solo. Questa mattina Scalpelli ha scritto su Twitter: "Ormai si sente, in Lombardia vince Ambrosoli, molti di 5stelle
voteranno per lui. albertini fa perdere maroni. Si destrutturano Lega e
PdL".

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