Saggio e poco saggio

Saggio Roberto Maroni a frenare sulla destituzione di Umberto Bossi da presidente della Lega Nord. Come dice il governatore veneto, Luca Zaia, pensare che uno come Bossi solo perché senza cariche non faccia più sentire la sua voce è poco saggio.

Poco saggio Ignazio Marino, sindaco di Roma, se per una mancata biciclettata con Matteo Renzi ha intenzione di cambiare cavallo nella corsa nel Pd. Ancora meno saggio se pensa, prima o poi, di puntare lui alla candidatura alla premiership, anche perché l'incarico da sindaco almeno per un po' va onorato no? (Comunque sono solo rumors della rubrica Passeggiate romane del Foglio).

Poco saggio pensare che basta che Angela Merkel vinca le elezioni e poi governi in grande coalizione con l'Spd per avere una Germania meno severa nel richiamo a tutti i paesi membri al rispetto dei vincoli di bilancio. Più saggio pensare che facendo le riforme – meno tasse sul lavoro, meno vincoli della burocrazia, più innovazione e flessibilità nell'organizzazione delle aziende – e agganciando la ripresa l'austerità