Il nodo politico per eccellenza

Dice Beppe Fioroni all'Unità, giornale del suo partito, di lunedì 11 novembre che se il Pd organizza il congresso del Partito socialista europeo si rompe "il patto fondativo" e non è affatto una tempesta in un bicchier d'acqua perché quello della collocazione europea del Partito democratico "è il nodo politico per eccellenza".

Ammesso e non concesso che davvero quello della collocazione europea di un partito italiano sia il nodo politico per eccellenza, più dei contenuti e della visione, a un attento lettore può apparire però curiosa la risposta all'ultima domanda che giustamente Maria Zegarelli fa all'ex ministro Fioroni: "Scusi, ma anche Gianni Cuperlo guarda al Pse…". Risposta: "Immagina un percorso e un processo che si fa se si muta e si allarga il perimetro della famiglia europea".

Ecco, forse quando per parlare di un nodo politico per eccellenza si usano termini come "processo" e "percorso" vuol dire che per ragioni di opportunità e/o convenienza politica non si possono scegliere affermazioni e dunque concetti più netti. Fioroni infatti sostiene Cuperlo nella corsa alla segreteria del Pd anche per l'idiosincrasia del mondo popolar-mariniano nato dal "no" di Matteo Renzi e dei renziani a Franco Marini presidente dell Repubblica. Dunque…

Nel corso dell'intervista all'Unità Fioroni dice anche: "Non voglio trasformare il Pd in un partito socialdemocratico, tantomeno in un partito di sinistra". Giusto, in effetti il Pd è nato con altri scopi e su altre basi, ma sinceramente, onorevole Fioroni, tra Renzi e Cuperlo chi dei due appare come il candidato più propenso a fare del Pd, dal suo punto di vista del tutto legittimamente, un partito socialdemocratico e/o di sinistra? Sinceramente…